Sabato 16 e Domenica 17 Agosto 2008
Roma Spettacoli S.r.l. Artifex S.r.l/Teatro Stabile D’Abruzzo
Patrocinato dal 60° Festival Shakespeariano di Verona e
da La Versiliana Festival
presentano
IL “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Risognato da Puck il Malizioso "
di Giorgio Albertazzi e William Shakespeare
con
Giorgio Albertazzi
Serena Autieri Giampiero Ingrassia
e con la partecipazione di
Enrico Brignano
Musiche Originali di Marco Di Gennaro
Scene di Alessandro Chiti Costumi di Elena Mannini Coreografie di Gloria Pomardi
Regia di Giorgio Albertazzi
LO SPETTACOLO CHIUDE A MARINA DI PIETRASANTA LA TOURNEE
Un lavoro diretto ed interpretato da Giorgio Albertazzi nei panni del furbo e malizioso folletto Puck.
Serena Autieri è la bella Regina delle Fate Titania,
Giampiero Ingrassia-Oberon e Enrico Brignano nel ruolo di Nico Targa.
Canto, musica e recitazione per uno spettacolo “rivoluzionario”,
piacevole, divertente, imprevedibile tra erotico e poesia.
Giorgio Albertazzi scrive con William Shakespeare “Il Sogno di una notte di mezza estate risognato da Puck il malizioso” nella commedia post-moderna musicale in scena al Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lu) sabato 16 agosto, e in replica domenica 17 (inizio ore 21,30).
A vestire i panni del malizioso e furbo folletto deus ex machina Puck, sarà proprio “Il Maestro” – sua anche la regia - in scena in questo originale e “rivoluzionario” spettacolo, assieme ad un cast stellare formato da Serena Autieri nel ruolo della Regina delle Fate Titania, Giampiero Ingrassia-Oberon e Enrico Brignano nel ruolo di Nico Targa (Bottom).
Tra gli eventi teatrali più attesi del cartellone della XXIX edizione del Festival più lungo d’Europa lo spettacolo è patrocinato dal 60° Festival Shakespeariano di Verona dove ha debuttato il 9 luglio e da La Versiliana Festival che ospita, dopo l’Amleto di Alessandro Preziosi e l’esclusiva nazionale “Odio e Amo. Spoon River” con Michele Placido e Mariangela Melato, un’altra grandissima notte di teatro che chiude la fortunata tournée di questo nuovo “sogno” scritto a “quattro mani”.
Le musiche originali sono di Marco Di Gennaro, le scene di Alessandro Chiti, i costumi di Elena Mannini mentre le coreografie di Gloria Pomardi.
Commedia vivace, strutturata su un eros profondo e profonde scintille di riflessione, Puck-Albertazzi è all’occorrenza diavolo e arlecchino muovendo i destini dei protagonisti del plot narrativo del drammaturgo di Stratford e scatenando passioni ed istinti, tra incantesimi, colpi di scena, erotismo sottile e sensuali nudi, per poi osservare, divertito e compiaciuto, il risultato delle sue macchinazioni. Musica, canto, recitazione e ironia gli ingredienti de “Il Sogno di una notte di mezza estate” ri-sognato da Albertazzi che spiega nelle note di regia: “Che succede se Puck è un vecchio Puck in mezzo a due compagnie di attori, una diciamo istituzionale, quella della Lord Ciambellano, e l’altra di guitti (o dilettanti geniali) che preparano entrambe, scontrandosi e non, due spettacoli da recitarsi nel giardino della dimora di un Capo, che potrebbe essere un sindaco o un miliardario o semplicemente il capo di uno stato di banana? – si chiede il Maestro - Puck volteggia su una specie di altalena che forse è la luna, mito dominante nel testo di Shakespeare, qui sospesa fra un cielo popolato di parole scritte che vanno e vengono come su una lavagna luminosa e un prato che si incupisce e apre strane botole e trabocchetti.
Siamo alla vigilia della luna nuova. Bottom che qui si chiama Targa (Enrico Brignano) si allena a recitare Piramo nella “lamentevole istoria” e intanto snocciola un “essere o non essere” demotico e riottoso accompagnato in questo suo elucubrare da un merlo indiano di nome Cesare. Targa preso nella fascinazione notturna della luna sogna la prima attrice Titania (Serena Autieri) della compagnia del Lord Ciambellano, ma si dà il caso che la prima attrice, delicata, poetica ed ecologista, entri nel sogno di Targa, e viceversa. Il risultato sarà eroticamente catastrofico anche perché il primo attore Oberon (Giampiero Ingrassia) entra quasi per errore nella partouze sognando, forse, di trovarvi la sua antica amante Ippolita.
I quattro innamorati sono intercambiabili: è un gioco a scambiarsi di coppia finché esausti, all’alba, camminando a quattro zampe, riapriranno gli occhi alla realtà, come dopo un’ipnosi. C’è una dominante malinconica da post coito triste che percorre il Sogno, oltre la favoletta, le fatine, i caprifogli e le viole del pensiero. C’è un eros profondo, una specie di gioco al massacro prima dello scampanio del lieto fine.
Tradurre è tradire, si sa. Credo che il mio tradimento esalti l’idea di mostrare un Puck finalmente diavolo e arlecchino. Le maschere rivelano l’animo con l’aria di nascondere la fisionomia. L’eros è spesso brutale – come succede nei sogni delle educande e di Orfeo.
Le musiche originali di Marco di Gennaro spaziano, come gli abiti e i costumi di Elena Mannini, dal quotidiano al simbolico, dalla danza rituale di Gloria Pomardi al pieno orchestra bernsteiniano – insomma un pastiche post-moderno nel bosco-labirinto di Alessandro Chiti”.
LA COMPAGNIA STABILE
TITANIA – Serena Autieri
OBERON – Giampiero Ingrassia
ERMIA – Anna Ferzetti
ELENA – Evita Ciri
LISANDRO –David Paryla
DEMETRIO – Alfredo Troiano
TESEO – Emiliano Brioschi
IPPOLITA – Stefania Masala
MOSCONDORO – Selene Gandini
LA FATA – Margherita Ramella
IL PAGGIO - Cristian Ciccone
LA COMPAGNIA DEL "CIGNO"
NICO TARGA – Enrico Brignano
PIETRO PERA – Giuliano Esperati
FARFA-TACCHIA – Cristina Rocchetti
(CESARE – IL MERLO INDIANO)
LE FATE
Lidia Cocciolo, Monica Monagas, Chiara Politanò,
Ramona Polizzi, Chiara Rosignoli, Marianna Zanaglio
PUCK IL MALIZIOSO – Giorgio Albertazzi
Teatro